“A Luigi piace solo la Ferrari!” Così in Cars, popolarissimo film d’animazione della Disney, il gommista Luigi riassume in poche parole the Emilian way of life, un modo di vivere caratterizzato dal cuore generoso, amichevole e passionale. E la passione in Emilia ha un solo nome: Ferrari. Non esiste altro mito moderno più grande di questa macchina sportiva, veloce, rossa come il fuoco della passione. Un mito che azzera distanze sociali e geografiche e conta appassionati da un oceano all’altro, da est a ovest, da sud a nord, nei cinque continenti. Lo dimostrano i tanti visitatori dei Musei Ferrari, il MEF (Museo Enzo Ferrari) a Modena e quello storico di Maranello vicino alla sede del Cavallino, un polo che con oltre mezzo milione di visitatori a novembre 2017 (e l’anno turistico non era ancora chiuso!) si colloca tra le mete del turismo nazionale e internazionale a Modena. Al riguardo si segnala che è in corso, fino al 15 Aprile 2018, presso il Design Museum di Londra la mostra “Under the Skin”, che attraverso una serie di vetture a partire dalla mitica 125 S, la prima auto del Cavallino Rampante, ricostruisce il lavoro creativo e ingegneristico di Enzo Ferrari, celebrato a Kensington per la sua componente stilistica svelando il processo di progettazione e il lavoro ingegneristico che si nasconde sotto la pelle, la bellezza esteriore delle mitiche “rosse”.

Presso il Museo Ferrari di Maranello è possibile effettuare delle prove su pista con autentiche Ferrari. Un’esperienza che attira ogni anno molti visitatori, soprattutto bimbi e papà. Ma non è l’unico modo per provare l’emozione di essere su una delle mitiche “rosse”; da tempo infatti i piloti di Formula 1 si allenano utilizzando dei simulatori ufficiali anche nella stessa Maranello. Un’esperienza analoga si potrà sperimentare nella galleria del Centro Commerciale Il Borgogioioso di Carpi, nei giorni 17, 18 e 19 marzo 2018, in coincidenza con la “Festa del papà”. Infatti durante le giornate, ogni pomeriggio dalle 15 alle 20, un simulatore di Formula 1 sarà presente in galleria e farà provare ai papà e ai loro figli il brivido della guida su pista. L’esperienza sarà una vera full immersion nel mondo dei bolidi grazie alla presenza di un’auto con movimento a tre assi, abitacolo dinamico (con volante, pulsantiera di comando), al casco e agli schermi che moltiplicheranno gli effetti rendendo la corsa più realistica.

L’impiego dei simulatori sportivi è fondamentale per il miglioramento delle performance per i piloti professionisti mentre in ambito amatoriale aiutano a capire quale sport ci piace praticare e per quali siamo meglio predisposti. I simulatori estremi di guida utilizzati dalle diverse scuderie di Formula 1 permettono ai piloti di allenarsi come se fossero sulle piste dei più importanti circuiti del mondo: Monza, Montreal, Montecarlo, Abu Dhabi, Singapore oppure Melbourne. I simulatori infatti riproducono sia l’interno della vettura di F1, con tanto di volante, cambio e comandi elettronici, sia le sollecitazioni che i piloti ricevono in pista in base alle caratteristiche del circuito e alla velocità simulata dell’auto. Ne fanno largo uso piloti come Vettel, per avere indicazioni sulle prestazioni, Dallara, per la memorizzazione dei tracciati, ma in passato, con tecnologie meno evolute, anche Jacques Villeneuve, solo per fare alcuni esempi.

In mancanza di una vera Ferrari da corsa vale la pena provare il simulatore di F1 perché come recitava il simpatico personaggio della Disney Pixar se a Luigi piace solo la Ferrari l’apoteosi è sentirsi un piccolo Schumacher, il campione che con novantuno vittorie all’attivo, è rimasto nel cuore dei ferraristi che continuano con il loro tenace affetto a sostenerlo anche in questi anni di difficoltà.
Perché il mondo Ferrari ha un cuore grande, come la sua macchina, e come l’Emilia.